La Compagnia

L’immagine

Uno spazio esotico, confortevole, all’aria aperta, due donne, di cui una suona il flauto, un cane e, sullo sfondo, alcune danzatrici di tamurè…c’è la natura e c’è la musica, c’è la danza in quel quadro di Gauguin che ci ha ispirato e che ha titolato anche il nostro gruppo: Arearèa, in thaitiano giocosità, divertimento. E in questo microcosmo Arearèa si riconosce e il gioco assurge a paradigma della sua arte nella consapevolezza che il gioco è una cosa seria.
Chi sa giocare rispetta le regole, chi si diverte consuma le stesse per lasciare all’azione che sposta il senso di marcia (di-vertere).
Sta proprio lì la nostra mission: promuovere e produrre danza contemporanea dentro spazi aperti e sempre nuovi, con modalità non convenzionali, nella ricerca di quell’arte coreutica che comunica un pensiero, che genera uno stato d’animo, che diverte.

Il linguaggio

Lo spazio si configura come il punto di partenza; prima del “che cosa” ci chiediamo sempre “dove”: all’interno o all’esterno? Spazio vuoto o spazio pieno?

Il testo non è nulla senza contesto (G. Beatson)

Perché è il contesto che qualifica il testo e che lo dettaglia, appunto. E poi c’è la musica. La musica è per noi il motore, il luogo d’ ispirazione fondamentale che necessita di spazio, come la danza. C’è una dimensione non protetta, non sicura, pericolosissima, che è il silenzio.
Il silenzio, per come lo percepiamo noi, non fa sconti: se nella musica c’è ritmo, nel silenzio c’è il tempo, la durata. Scrittura e improvvisazione sono i nostri macroinsiemi: ci teniamo dei luoghi aperti, di pericolo, nei nostri spettacoli e, nel contempo, siamo capaci di scrivere molto e di trasmettere la nostra grammatica che affonda le sue radici culturali nella danza teatro. L’improvvisazione rende la presenza sulla scena più materica, volumetrica.
L’improvvisazione è la ricerca di un movimento istantaneo e integrato nel contesto, è la risposta del corpo all’azione, è il nostro modo di reagire ad un impulso, motorio o di senso. Spesso conosciamo il punto di partenza ma non quello di arrivo. In quell’incertezza tutto ciò che conta è la relazione tra noi.

I Valori

La danza è per noi una pratica, un’azione reiterata e concreta e quindi un modo per ripensare l’etica del corpo e il nostro passaggio sulla terra: è la manifestazione di un modo “altro” di stare al mondo.Rifuggiamo la danza commerciale e le sue bellezze volgari. Pratichiamo una danza che risulta dalla fusione di molte tecniche all’insegna di una creatività sempre nuova. Amiamo la tecnica come regola da assimilare e da dimenticare. Ma la amiamo. Non c’è danza senza gruppo, non crediamo nei danzatori usa e getta… e da questa convinzione, il risultato: Arearea, ad oggi, si conferma una Compagnia tra le più numerose nel panorama nazionale. Lavoriamo dentro una dialettica di gruppo e di linguaggi che richiede tempo, sforzo, dedizione, cura.

Le Azioni

Arearea regge il ritmo delle quattro creazioni l’anno, e spazia da produzioni teatrali e urbane, fino a quelle per le giovani generazioni con valenza formativa.Investe su danzatrici e danzatori acerbi ma con talento, e punta a favorire la nascita di nuovi gruppi.In questo ambito, dal 2018 inaugura un Corso di Alta Formazione.

Insegnare la pratica della danza non si esaurisce per i maestri in una semplice trasmissione di competenze: insegnare ha un profondo significato maieutico. Arearea lavora in una dimensione di reciprocità creando esperienze in grado di diventare volano per attività di ricerca individuale, persino per un progetto di vita se danzatori e danzatrici vivono con intensità i loro ruoli e non si stancano di rinnovarsi, nella ricerca di idee, di risorse, di emozioni.
La Compagnia, dopo trent’anni di attività e tanti buoni risultati, continua ad affermarsi nel contesto regionale con quella identità che la contraddistingue e che ha maturato e conquistato nel tempo: è questa la sua libertà e la sua forza che motiva a mantenere alta la qualità della sua produzione, confermandone la valenza anche su scala nazionale.

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