domenica 25 Novembre, 2018 - 00.00
Bruno
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Lo spettacolo trae spunto dalla vita del disegnatore e scrittore Bruno Schulz, dai personaggi che hanno costellato la sua infanzia e dalle suggestioni mitologiche dei suoi scritti e dei suoi disegni. In Schulz, Mito e Infanzia coincidono. Ciò che l’opera di Schulz rappresenta non è una mitologia consolidata: gli elementi di questo idioma mitologico sgorgano da un’oscura regione delle primordiali fantasie infantili, dai timori, dai presentimenti, dalle anticipazioni di quel mattino della vita, che costituisce la vera e propria culla del pensare mitico. Il Mito, allora, diventa il modo di riorganizzare in un nuovo racconto le immagini che affiorano e svaniscono continuamente. Come sospeso nel tempo, “prigioniero” nella sua camera d’infanzia, Bruno fruscia leggero incidendo memorie in questo luogo che di volta in volta rivive nelle parole, nei gesti, nelle danze che un tempo lo abitarono. Trovare una chiave d’accesso al tempo dell’infanzia è necessario perché riaffacciarsi su questo mondo non è un fatto privato, ma qualcosa che riguarda tutti.
Segno distintivo del lavoro della compagnia è quello di muoversi costantemente sul confine tra la danza e il teatro, il comico e il drammatico, il poetico e il grottesco. L’interesse principale è quello di porsi in totale apertura verso la vastissima gamma di sensazioni umane, dalle più profonde alle più apparentemente banali, che possano però far emergere il “mito”, sia esso positivo o negativo, iscritto all’interno di ogni essere vivente.
Il mio ideale è maturare verso l’infanzia. — Bruno Schulz