Ballata
Corto come un lungo viaggio
Roberto Cocconi e Luca Zampar / Compagnia Arearea
2008
Quanti sono i mari di Corto Maltese? Tanti, tutti quelli geograficamente conosciuti; tanti, almeno quanti i suoi viaggi.
Corto Maltese, avventuriero solitario e disincantato, eternamente in viaggio. Con la sua divisa da capitano e l’orecchino d’oro al lobo sinistro ha raggiunto la fama planetaria, le sue storie evocano luoghi lontani e avventure sempre diverse. Uomo dal cuore d’oro, tollerante e amico degli umili, ma anche incline al più bieco cinismo, mitico gigante tout-court, un po’ accigliato, ironico e malinconico, è il personaggio che ha colpito l’immaginario di tutti noi.
I mari di Corto Maltese, le sue avventure eterne, diventano le suggestioni per intraprendere un itinerario teatrale alla ricerca di un archetipo, quello del viaggiatore eterno, collocato in un tempo che non è nessun tempo.
Un lavoro teatrale suggestivo, fatto di sogni, di emozioni e di immagini disegnate. La danza diventa il linguaggio che traduce tutto questo in impressioni vivide, in fantastiche ambientazioni della nostra mente, dove si esplicita il nostro desiderio di viaggio.